Mare, montagna, spiagga, fiume, campagna, parco cittadino. In estate tutti preferiamo stare all’aria aperta e organizzare pic nic all’ombra di alberi e ombrelloni. Ma con che conseguenze?

Quando mangiamo fuori, in un parco, al mare, in montagna, lungo la riva di un fiume, dobbiamo ricordarci sempre di portare con noi i rifiuti che produciamo. Ovvietà? Non si direbbe proprio, a giudicare dallo stato in cui si trovano gli ambienti che frequentiamo noi esseri umani.

Tutto quello che abbandoniamo in natura, vi rimane per tantissimo tempo. Non ci credete? Vi facciamo qualche esempio con questa gallery che riassume i tempi di biodegradazione in mare di alcuni prodotti…sperando di convincervi a non dimenticarli, nemmeno sbadatamente, sulla spiaggia, nel bosco, nel vostro parco preferito, in vetta al monte che avete appena scalato…

Che ne pensate? Aggiungiamo che un fazzoletto di carta ci mette 3 mesi per biodegradarsi, e il torsolo di una mela 1 mese (QUI un’interessante tabella con i dati relativi anche ad altri materiali, in mare e nel terreno). A prendere i propri rifiuti, metterli in un apposito sacchetto e poi smaltirli nella raccolta differenziata ci vuole molto, molto meno, non affidiamo il duro compito di “eliminarli” all’ambiente.