Cereali dal mondo: ultimo appuntamento!

una nutrizionista per amica

Anche questo mese con la nostra biologa nutrizionista parliamo di cereali, anzi…di uno pseudo cereale: l’Amaranto!

Si tratta di una pianta proveniente dalle zone del centro America, appartenente alla famiglia delle Amarantacee, che comprende specie diverse.

Il suo chicco si contraddistingue per la dimensione minuta che caratterizza anche le preparazioni gastronomiche. Grazie alle sue dimensioni così piccole, infatti, l’Amaranto si presta a essere utilizzato per preparare timballi, sformati, ripieni o budini.

Dal punto di vista nutrizionale, oltre la parte amidacea, l’amaranto è ricco di fibra e minerali, in particolare Calcio, Ferro, Magnesio, Fosforo, proteine di alta qualità e vitamine del gruppo B. Si tratta dunque di un alimento tonificante ed alcalinizzante, che può rappresentare un valido aiuto come ricostituente in situazioni diverse. Per esempio negli stati carenziali o subcarenziali, nell’accrescimento, nella senescenza o in convalescenza dopo disturbi influenzali o virali, in condizioni di stress e fatica psico­fisica.

L’apporto dei suoi preziosi nutrienti dà nuovo vigore all’organismo, poiché ricarica i meccanismi energetici e il loro corretto funzionamento.

Inoltre calcio e fosforo sono fondamentali per la salute delle ossa, dei denti e annessi cutanei, e questo è particolarmente importante nei bambini e nelle donne in menopausa, esposte fisiologicamente alla perdita di massa ossea.

La tradizione narra che le antiche popolazioni del centro e ­sud America utilizzavano amaranto, quinoa e mais come alimenti fondamentali sin dall’antichità. In Europa, invece, entrambi i simil cereali sono arrivati in tempi recenti e ancora oggi non sono entrati nell’uso comune.

Le foglie dell’amaranto sono ricchissime di ferro ed è possibile beneficiarne cuocendole e consumandole come gli spinaci. Bisogna ricordare, inoltre, che anche l’Amaranto (come gli altri pseudocereali di cui abbiamo parlato in questi mesi) è naturalmente privo di glutine. Questo lo rende una valida alternative alimentare per i celiaci, e non solo: anche nei disturbi gastrointestinali in genere dove è importante migliorare l’apporto nutrizionale (grazie alla presenza di aminoacidi e vitamine), l’equilibrio acido­base (grazie alla presenza dei sali minerali) e quando è necessario aiutare la flora intestinale (grazie alle fibre).

E’ consigliato inserire l’amaranto nella propria dieta settimanale (a rotazione con altri cereali), abbinato a verdure o legumi o utilizzato in qualsiasi altra forma ci stuzzichi la fantasia e la curiosità…e anche l’intestino ci ringrazierà !

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